mercoledì 21 settembre 2011

La Rai di Lei

Nei giorni scorsi si è assistito ad un vero e proprio abuso della televisione pubblica italiana. no, non parlo di programmi di Santoro, di Giovanni Floris e di Fazio, parlo di quella avuta dal duo Minzolini/Ferrare che dalle 8.25 hanno sostenuto una vera e propria crociata a favore di Berlusconi portando avanti le loro tesi e le loro distorsioni della realtà.
In seguito a questi due monologhi in difesa del Presidente del Consiglio il direttore generale di Rai Uno, Lorenza Lei, ha comunicato che per lei si potrebbe staccare anche la spina al TG1 ma che a deciderlo è il CDA della Rai.
La situazione che si è venuta a creare attorno a Minzolini è davvero pessima, il direttore del tg della prima rete ha subito continuamente critiche per le sue posizioni e per le sue vicinanze (sia personali sia nel tg da lui diretto) al primo ministro. Critiche che vanno sempre più aumentando anche in seguito agli eventi recenti con cui la Rai, pian piano, ha perso sempre più pezzi di grosso calibro e programmi di informazione di punta. Quelli che sono rimasti scarseggiano di contenuti o sono nettamente di parte, quindi chi paga il servizio pubblico ha sempre più pretese su chi dovrebbe informare sui fatti in modo imparziale, ovvero i tg.
Se potessero caccerebbero anche lui dalla Rai
Attorno alla faccenda, quindi, la Lei ha detto che non dipende da lei ma da CDA. Quando se ne andarono Santoro, Saviano e ora anche la Dandini, insomma, la Rai in pochi mesi ha perso tutti i programmi che alla Rai non costavano un centesimo ma che anzi fruttavano moltissimo. Bene, per queste trasmissioni e per queste persone la Lei poteva cercare di trattare per lasciarli al loro posto, in fondo non cravano spesa. Il CDA o si è venduto alla concorrenza (molto probabile) o non ha capito che trasmissioni di questo genere devono essere presenti in una rete pubblica.
Per non parlare del fatto che con l'uscita di questi programmi i palinsensti si sono svuotati, gli sponsor sono andati via e la concorrenza (La7) guadagna sempre più share fungendo da "centro di recupero dei giornalisti Rai". Insomma, arriva l'autunno, iniziano le stagioni televisive, la Rai non sa come sostituire i programmi, La7 cresce sempre di più, gli spettatori non vogliono più pagare il canone che continua a salire, la mia domanda legittima è: voi pensate veramente che gli italiano continueranno a sostenervi?

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