giovedì 8 settembre 2011

Il "peso" della scuola

E' così giunto settembre, il mese in cui finisce l'estate, finiscono le ferie e le vacanze per gli studenti. A settembre per quasi tutti i ragazzi di età compresa tra i 5 e i 19 anni si ritorna a scuola. Ogni anno, verso fine agosto e inizio settembre, c'è la corse per comprare i libri che serviranno ai ragazzi. Questi libri, sempre più cari, sempre più voluminosi e sempre più pesanti per le famiglie, soprattutto in questi periodi di crisi. Oggigiorno il costo medio dei libri e quasi sempre sopra i tetti massimi prefissati dalla legge, un indagine recente dell'Adiconsum mostra come i prezzi complessivi dei libri (divisa in 3 tetti massimi, ognuno per una determinata zona: nord, centro e sud) è sempre superiore di un 10%. Ora, fortunatamente (ma non so fino a che punto), i mercatini dei libri usati hanno aiutato moltissime famiglie che questa spesa non si possono permettere, cercando di limitare il più possibile. Questa cosa è andata avanti per anni, sempre temendo quel cambio edizione che condannerà la precedente a ritrovarsi invenduta., ora siamo giunti in un momento in cui, in seguito ad un aumento del costo della vita, l'inizio della scuola viene visto come l'arrivo di una tassa di circa 300 euro (se va bene). Certo ci sono i rimborsi, ma in primo luogo non tutti i comuni danno disponibilità ai rimborsi e in secondo luogo il rimborso sono briciole e per pochi.
In Italia il costo dell'istruzione viene visto come un peso, aumentono i prezzi, tagliano i fondi e sembra che stiano spingendo le famiglie a non mandare più i figli a scuola ma nei campi, come si faceva un secolo fa.
Ovviamente tutto questo non è solo colpa della politica (e in particolar modo dei vari ministri dell'economia e dell'istruzione che si sono susseguiti negli anni) ma anche degli editore, che per speculare in modo assurdo, cambiano il titolo o un qualsiasi dir si voglia ed ecco che spunta la "nuova edizione".

  <<La "nuova edizione" degli zaini>>

Tutto questo è davvero inaccettabile, lo studio dovrebbe essere qualcosa che sia accessibile a tutti e non una tassa. La soluzione a tutto questo sarebbe semplicissima, siamo nel secolo della tecnologia digitale, per uno studente, basterebbe comprare (o ancor meglio dare gratuitamente) degli e-book e fare contratti con gli editori, in modo tale da alleggerire le spese, garantire costanti aggiornamente ed alleggerire il carico dello zaino (se si aggira intorno ai 7 kg per uno studente delle elementari!). Semplice, economico ed ecologico, cosa aspettano a farlo?

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