Nella prima ipocrisia, il PD rivendica il suo appoggio al referendum e quindi una loro vittoria nei confronti del governo, non citando mai, però, che tale supporto è stato fatto solo da una parte del partito e in modo molto timido, la raccolta firme è stata effettuata per lo più da radicali, SEL e IDV.
Nella seconda ipocrisia, in cui moltissimi cadono senza rendersi conto, è quella del dare un colore politico ad un referendum. Il referendum non è ne di destra ne di sinistra, non esiste la parola "Noi PD (o altri partiti) abbiamo battuto il governo", il referendum è un iniziativa in cui vengono espresse al massimo i valori di una democrazia diretta, dove non ci sono dei partiti che rappresentano, ma dove ogni cittadino rappresenta se stesso. Se i partiti vogliono prendersi dei meriti (ma sicuramente non il PD) sono quelli di aver raccolto le firme, aver fatto muovere le masse.
Occhio, quello che è successo con questo referendum è molto più che la vittoria dei quattro si ai rispettivi quattro quesiti, con questo referendum si è vista una mobilizzazione della cittadinanza, finalmente si è raggiunto il quorum, quella vetta che rischiava di far saltare i referendum e che ha fatto saltare i precedenti nel corso degli ultimi anni. La battaglia fatta per portare la popolazione alla sensibilizzazione, favorita anche dalla catastrofe nucleare di qualche mese prima a Fukushima, ha fatto si che la gente alzasse il proprio sedere dalle poltrone e andare a votare.
I risultati di questo referendum hanno scateneranno un effetto domino. La popolazione ha capito che è possibile cambiare le carte della politica, ha capito che non serve votare un parlamentare, basta raccogliere delle firme e scavalcare i cadaveri che siedono in parlamento.
Nanni Moretti |
Beppe grillo |
Forse può interessarti anche:
Referendum anti-Porcellum
Nessun commento:
Posta un commento