venerdì 16 settembre 2011

Ipocrisia PD

In questi giorni sto assistendo costantemente a dibattiti nei vari talk show di La7 (unico canale televisivo che merita di essere seguito) e quasi ogni giorno mi capita di sentire i vari esponenti dell'opposizione (per la maggior parte del Partito Democratico) che rivendicano ai rappresentanti della maggioranza che il governo è stato battuto più volte, sia alle amministrative e sia sui referendum. Ora, premettendo che il Partito Democratico a quei referendum, sulla non privatizzazione di acqua, legittimo impedimento e sul ritorno al nucleare, non ha mai aderito se non molto timidamente o solo quando il risultato era scontato e certo. Bene, premesso questo, gli esponenti del primo partito di opposizione si vantano sempre che loro hanno battuto il governo nell'occasione del referendum, andando a mostrare una doppia ipocrisia.
Nella prima ipocrisia, il PD rivendica il suo appoggio al referendum e quindi una loro vittoria nei confronti del governo, non citando mai, però, che tale supporto è stato fatto solo da una parte del partito e in modo molto timido, la raccolta firme è stata effettuata per lo più da radicali, SEL e IDV.
Nella seconda ipocrisia, in cui moltissimi cadono senza rendersi conto, è quella del dare un colore politico ad un referendum. Il referendum non è ne di destra ne di sinistra, non esiste la parola "Noi PD (o altri partiti) abbiamo battuto il governo", il referendum è un iniziativa in cui vengono espresse al massimo i valori di una democrazia diretta, dove non ci sono dei partiti che rappresentano, ma dove ogni cittadino rappresenta se stesso. Se i partiti vogliono prendersi dei meriti (ma sicuramente non il PD) sono quelli di aver raccolto le firme, aver fatto muovere le masse.
Occhio, quello che è successo con questo referendum è molto più che la vittoria dei quattro si ai rispettivi quattro quesiti, con questo referendum si è vista una mobilizzazione della cittadinanza, finalmente si è raggiunto il quorum, quella vetta che rischiava di far saltare i referendum e che ha fatto saltare i precedenti nel corso degli ultimi anni. La battaglia fatta per portare la popolazione alla sensibilizzazione, favorita anche dalla catastrofe nucleare di qualche mese prima a Fukushima, ha fatto si che la gente alzasse il proprio sedere dalle poltrone e andare a votare.
I risultati di questo referendum hanno scateneranno un effetto domino. La popolazione ha capito che è possibile cambiare le carte della politica, ha capito che non serve votare un parlamentare, basta raccogliere delle firme e scavalcare i cadaveri che siedono in parlamento.

Nanni Moretti
Beppe grillo
In questo momento ci sono molte leggi, di iniziativa popolare, che sono depositate in parlamento e che attendono di essere discusse, se si potesse aggiungere un quesito a quel referendum in cui questi giorni si stanno raccogliendo firme, io aggiungerei sicuramente una voce in cui scriverei "Le leggi di iniziativa popolare devono essere discusse nel giro di una settimana dal deposito delle firme". La scusa del controllo delle firme non regge più, la scusa di impegni più urgenti non esiste, una legge di iniziativa popolare va discussa perchè è la cittadinanza che lo chiede, sono i padroni di quei dipendenti superpagati che lo ordinano, non ci sono ne scuse ne dubbi, bisogna rispondere con una sola parola: Obbedisco!


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