lunedì 29 agosto 2011

Lev Tolstoj - La sonata a Kreutzer

Mentre scrivo di questo libro ho come musica di sottofondo l'opera omonima di Beethoven. La sonata a Kreutzer è un romanzo breve che Tolstoj riuscì a far pubblicare soltanto nel 1890, quando ormai era vecchio, ma non abbastanza da impedirli di vivere per altri vent'anni (morì a 82 anni). Il romanzo è molto chiaro nel suo intento e tanto moderno da sembrare scritto oggi. La storia narra di un uomo che si trova su un treno con cui comincerà un racconto, il suo racconto, quello che lo ha portato a commettere un omicidio e a rovinare la sua famiglia e la sua immagine. Il romanzo, a mio parere, anticipa il romanzo psicologico che vedrà la luce un ventennio dopo. Il protagonista era un nobile e viveva con la moglie e i suoi cinque figli. Attorno la moglie gira tutto il romanzo, infatti il narratore parla della sua passione per lei legata prevalentemente ad un piacere carnale e per questo motivo, una volta smesso di desiderarla ardentemente, iniziò ad accorgersi che tra i due non c'era niente, solo il semplice gusto della carne. Infatti in moltissime occasioni si fa riferimento a scontri tra i due e a litigate molto accese che darranno vita ad un clima molto pesante all'interno della casa. Lo stesso protagonista subisce un continuo attaco psicologico da parte della molgie che, conoscendolo bene, nel momento di litigare, sapeva queli argomenti prendere per far del male al marito. Lui d'altro canto non era da meno e in una delle solite litigate minacciò addirittura di ucciderla, di qui una grande crisi famigliare, che parve essere risolta ma, come lo stesso protagonista fa notare, era solo un momento di calma, dopo pochi giorni si ripresero le discussioni, sempre più intense.
I due avevano smesso di fare figli e pian piano la donna iniziò a curare molto di più il proprio aspetto diventando sempre più bella. Inoltre riprese una sua vecchia passione, quella del piano, che giocherà un ruolo importante al fine del romanzo. Infatti la donna, per aver maggior gusto nella musica, chiese al marito se poteva invitare qualcuno che accompagnasse la sua musica, la scelta ricadde su un violinista. Il protagonista ebbe da subito un brivido, credendo che tra i due ci fosse qualcosa, ma cercò di non farlo notare e, al contrario, si mostrò gentile e disponibile.
Ma la gelosia del nobile crebbe sempre più, iniziò a fare pensieri strani su la moglie e il violinista che lo tradivano ogni volta che suonavano assieme. Infatti i due si stavano preparando per una esibizione durante una cena che avrebbe avuto luogo nella casa. La sera della cena, tutto sembrava sparito, i due suonarono senza problemi, il nobile addirittura ne fu felice e a fine esibizione, il violinista comunicò che gli sarebbe piaciuto tornare a suonare assieme alla moglie. Il clima famigliare tornò tranquillo per alcuni giorni, poi, per motivi di affari, il protagonista dovette partire e andare ad una riunione. La moglie disse a lui che doveva stare tranquillo e che nessuno sarebbe venuto a casa per tutto il periodo della sua assenza. Durante la prima notte, al protagonista tornarono le ansie dovute alla gelosia, così decise di tornare subito a casa. Una volta lì, scoprì che i suoi sospetti erano fondati e che la moglie era in compagnia del violinista. A quel punto esplose la sua rabbia, cercò di inseguire il violinista che scappò e a cui rinunciò ad inseguire in quanto era scalso. Quindi si abbatte sulla donna e la colpì al costato con una lama. La donna non morì subito ma dopo alcune ore in cui l'uomo ebbe il modo di rivederla e chiedere, invano, perdono.

Nessun commento:

Posta un commento