giovedì 11 agosto 2011

Radio Londra

In questi ultimi giorni l'interesse pubblico è stato soprattutto per la crisi che sta colpendo l'economia mondiale. Oltre a questo, tutti i giornali e i tg del mondo citano e parlano di un altro evento che sta avvenendo nel centro del vecchio continente, ponendo un occhio sul Regno Unito, sto parlando degli scontri di Londra.
Quello che sta succedendo nella capitale britannica è qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato. Ma che cosa sta succedendo? I tg dedicano pochi minuti di servizio a questo avvenimento e i giornali sole poche pagine, non sufficenti, forse, per rendersi conto di quello che succede. Questa volta si vengono a creare due "schieramenti" che si fronteggiano in una specie di guerra civile che, a differenza delle vere guerre civili, è scoppiata senza ideali ma con lo scopo di creare disagi.
Quella che doveva essere una protesta pacifica contro un omicidio di un ventiseienne pregiudicato, su cui si può parlare per molto, ma non ruberò certo il lavoro a Bruno Vespa, si è trasformata in poche ore in una scusa per poter creare disordini all'interno delle città. Infatti già dalla prima notte, in cui sono scesi parenti e conoscenti della vittima, si sono creati disagi, ma l'unico concreto è stato l'incendio di un edificio. Da lì si è scatenato un putiferio. Grazie ai social network e al volantinaggio si sono raccolti gruppi di teppisti, perchè di questo si tratta, che con la scusa della protesta hanno cominciato ad appiccare fuochi, svaligiare negozi e compiere atti di vandalismo che si sono propagati a macchia d'olio in tutto il Regno Unito, ma concentrandosi principalmente nella capitale.
Il governo inglese, a questo punto, giunti al terzo giorno di questa "guerriglia", ha deciso di far intervenire la polizia per sopprimere la rivolta, contemporaneamente, nei quartieri londinesi, si sono venuti a creare dei gruppi di persone, armate si scopa, che si sono messi in difesa delle loro case e dei loro locali per imperdire a dei teppisti di distruggere tutto ciò che con fatica avevano costruito. Durante la terza notte è stata riscontrata la prima vittima, un ragazzo non identificato, trovato in fin di vita dentro una vettura, e morto poche ore dopo.
Il giorno successivo, i poliziotti, armati di proiettili di gomma in modo da evitare pretesti per altre sommosse, hanno lentamente cominciato a respingere le proteste che verranno quasi placate durante la 5° notte (giust'appunto ieri).
Altre tre vittime si aggiungono a quella della terza notte, e sono tre giovani emigrati investiti appositamente da alcuni di questi finti rivoluzionari mentre cercavano di difendere la loro attività.
Ora aspettiamo di vedere come sarà questa notte e se gli animi si placheranno.
Dopo un riassunto di queste vicende, io volevo concentrarmi su alcuni aspetti:
Il primo, il motivo per il quali così tanti, per la maggior parte giovani e giovanissimi, si sono buttati in questa rivolta che ha solo contribuito alla rovina dell'economia britannica.
<<Il cavallo è sempre stato il mior mezzo di trasporto>> 

Il secondo punto è chi ha manovrato tutto questo, qualcuno deve pur sempre aver organizzato.
Per il primo punto, io direi che ci si potrebbe dividere su chi e cosa ha portato all'adesione di migliaia di persone, ma personalmente io credo che il tutto sia dovuta a questa società in cui si ha il bisogno di trasgredire alle regole e soprattutto di non comprendere cosa sia la realtà, come dire, una specie di perdita totale della propria volontà e di consenguenza il bisogno di seguire come una pecora il proprio gregge.
Sul secondo punto, io sono convinto che ad organizzare la rivolta, anche se non in toto ma almeno in gran parte, sia stata la malavita britannica, utilizzando questo momento delicato della crisi, per puntare ad un indebolimento dei poteri e una divisione delle forze dell'ordine, permettendo traffici con più facilità.
Concludo con una citazione del filosofo rivoluzionario russo Mikhail Bakunin che disse <<La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà.>>.

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