
L'autore, se non ricordo male, non ha quasi mai toccato l'argomento della mafia nelle sue opere per sua scelta, per questa volta fa un'eccezione e parla in modo molto abbondante dell'argomento.
Piccola critica del libro la si deve al fatto che, essendo strutturato come un dizionario, molte volte camilleri ricorre alla stessa situazione ripetendo più volte la stessa vicenda.
Nel libro Camilleri parla anche a nome personale, solitamente con tono umoristico, e introduce i commenti personali con la frase "l'autore di questo libro...".
Il titolo del libro viene dato riportando la frase che, nel momento del suo arresto, Bernardo Provenzano pronuncia con tono di minaccia al vicequestore Renato Cortese.
Il libro, una vlta concluso, ha lasciato in me il gusto e la voglia di approfondire l'argomento e una voglia (che mi rimane tutt'ora) di un libro che parli degli avvenimenti del dopo Provenzano.
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