lunedì 28 novembre 2011

La fine di un'esperienza

I francesi, come abbiamo visto, si insediarono nella penisola italiana senza non poche polemiche, il loro comportamento aggressivo, al di là delle modernizzazioni e del progresso scientifico che hanno portato con il loro insediamento, ha sollecitato una grandissima ostilità da parte della popolazione italiana, specialmente nelle popolazioni rurali, che daranno vita a molteplici disordini. La situazione precipita nel marzo 1799, quando l'esercito russo e quello austriaco, alleandosi, compiono una pesante offensiva nei confronti della Francia attraverso la Pianura Padana.
Gli sconti sono preceduti da un grandissimo numero di rivolte all'interno della penisola e di origine diverse a seconda del luogo. Ma in tutte le rivolte un sentimento comune le lega, quella di difendere aspetti della vita sociale, come i valori della chiesa cattolica e i privilegi delle comunità locali.

Lo stemma della Repubblica di Genova
Le truppe francesi, dunque, sono costrette a retrocedere e ad abbandonare i territori italiani, fino a giungere nel dicembre del 1799 quando la Francia sarà costretta a rinunciare a tutti i territori, eccezion fatta per la Repubblica di Genova, e a riconsegnare i vecchi territori ai legittimi sovrani.
La popolazione, che spesso non accettava il ritorno del sovrano, fu repressa, molto spesso, nel sangue.

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