lunedì 17 ottobre 2011

Virginia Woolf - Una stanza tutta per sé

Una stanza tutta per sé, che cosa mai sarà? A cosa mai servirà? Virginia Woolf ci da una soluzione ai nostri quesiti. Il saggio parla di un tema molto caro all'autrice inglese, quella della donna. Virginia cerca di spiegare il ruolo della donna e il suo rapporto con il romanzo. Tutto quello che è scritto parte dai due incontri che la scrittrice effettua all'università di Cambridge nel 1928. Il libro si articola in vari episodi che portano dei temi diversi: la donna nel romanzo, la donna autrice del romanzo, la donna nella storia della società, la donna per il romanzo. Vari punti di vista che la donna assume rispetto alla letteratura. Woolf effettua un analisi sul perchè la donna sia poco presente nel ruolo di romanziere e cerca di dare una spiegazione che argomentare nei vari capitoli/episodi del libro. La frase portante del saggio è quella che ricompare molto spesso sfogliando le pagine del libro, quella in cui si fa chiaramente richiesta di "una stanza tutta per sé" in cui le donne potessero concentrarsi e in cui avessero potuto scrivere in tranquillità, senza la paura di essere scoperta degli uomini o dalla madre, che l'avrebbero richiamata a seguire gli schemi a cui la donna era designata. L'altra frase, che completa la voce precedente, è quella in cui si affianca a "una stanza tutta per sé" le "500 sterline al mese". Qui si fa denuncia di un altro gran disagio, quello di una mancata indipendenza economica. Le donne, fino a pochi decenni fa, erano strettamente dipendenti  dal sesso maschile, che impedivano loro di spuntare nel mondo. La donna era rinchiusa dentro le mura di casa e la sua vita si limitava a quella di cucinare, accudire i bambini ed andare al mercato. Solo con la rivoluzione industriale si è cominciato ad assumere la donna in grande industrie, ovviamente sottopagandola e sfruttandola. Quelle 500 sterline sono fondamentali, per la Woolf, per creare una indipendenza non solo economica ma anche intellettuale. Essendo autonoma, essa poteva esprimere altri temi, poteva esprimere concetti con voce diversa e non avrebbe temuto ripercussioni. La libertà intellettuale è un qualcosa a cui Virginia Woolf fa molte volte riferimento. Tutto questo tema va inserito dentro quel grande filo portante che è la differenza dei ruoli da parte dei due sessi e la diseguaglianza che c'era a quel tempo (e che credo ci sia tutt'ora). L'autrice ricorre ad un esempio pratico, in cui parla di una ipotetica sorella di Shakespeare di egual intelletto e più volenterosa e meno vivace del fratello. Ella poteva essere brava e volenterosa ma all'interno della sua famiglia non avrebbe avuto opportunità e, costretta a scappare per rincorrere la sua passione, non avrà più fortuna e alla fine sarà costretta a tornare negli schemi per lei designati. Il saggio porta una grandissima riflessione che  evidenzia come la donna sia considerata inferiore degli uomini, denunciando questo sessismo nell'arco dei vari secoli. Il saggio, al suo interno, presenta anche una leggera vena poetica, che va a spiazzare il lettore che non si aspetta frasi poetiche al suo interno.
Con la frase " Sarebbe mille volte un peccato se le donne scrivessero come gli uomini, o vivessero come gli uomini, o assumessero l’aspetto degli uomini; poiché se due sessi non bastano, considerando la vastità e la varietà del mondo, come ci potremmo arrangiare con uno solo? Forse l’educazione non dovrebbe sottolineare ed accentuare le differenze, invece delle somiglianze?" l'autrice vuole calcare il fatto che i due sessi debbano rimanere distinti nel loro modo di vivere, nella loro mentalità e nella loro espressione. Ella non chiede l'uguaglianza mentale, bensì la parità dei diritti, fondamentali per far si che la cultura si posso ampliare con opere di autrici del gentil sesso. Il saggio offre molti spunti di riflessione, non compare mai troppo estremo, ne a favore delle donne ne troppo critico verso gli uomini, è un ragionamento su cui Virginia Woolf vuol fare muovere il lettore e su cui ci si può facilmente orientare. Il libro non offre una velocità di racconto, ma questo non esclude il fatto che il libro ti possa trasportare attraverso i suoi temi. 

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