lunedì 10 ottobre 2011

Il Quinto Stato

Che cosa sta accadendo in Italia in questi ultimi giorni? Forse niente di significativo, forse niente che abbia un fine. I giornali di questi giorni si stanno concentrando su argomenti secondari, a cui dedicare intere pagine, che in altri tempi non avrebbero ottenuto. Invece sono accaduti degli eventi importanti, i telegiornali hanno sorvolato e i giornali hanno prediletto altro.  Prima di proseguire mi pare d'obbligo spiegarvi perchè ho scelto questo inizio. Io ogni giorno seguo vari dibattiti (per lo più su La7 o video da internet) e in questi giorni mi è capitato molto spesso di sentire risposte dei giornalisti, verso politici della maggioranza, che l'affrontare questioni secondarie è dovuto anche al fatto che in questi giorni non ci sono notizie rilevanti. Le notizie rilevanti invece ci sono state, in particolare, vorrei sapere come mai non si è parlato della protesta studentesca del 7 ottobre. Non un approfondimento, qualche citazione nei talk show e qualche minuto nei telegiornali. Perchè questa rivolta è passata così inosservata? Perche questa protesta, che si rinnova, ormai, annualmente, viene sempre ignorata e dopo pochi giorni sembra come se non fosse mai accaduto nulla? Perche si continua a discutere dell'ipotetico condono che il governo non attuerà mai? Perchè si parla di tutt'altro? Qui si torna ad un tema molto importante, non il tema in cui si parla di qualcosa per evitare di discutere di argomenti più seri, ma il tema che quello della scuola, essendo una protesta con cadenza periodica, perde di importanza a livello di notizia. E' una regola giornalistica, una legge statistica, un evento più probabile fa meno notizia rispetto ad uno prevedibile e/o abituale. Quello degli studenti non fa più notizia, la protesta degli operai non fa più notizia, il lavoro in condizioni pessime non fa più notizia. La notizia sono le sgualdrine di Arcore o Steve Jobs che viene osannato come un Dio. Piccola parentesi, Steve Jobs era un dittatore aziendale, un uomo che sfruttava i lavoratori con orari di lavoro mostruosi (per maggior approfondimenti consiglio I pirati della Silicon Valley). Le notizie hanno perso valore in se per se, ormai si punta alla scena, si punta a colpire l'ascoltatore e il lettore, la discussione politica è diventa una vera e propria buffonata. Gente che accusa l'altra fazione di avere un indagato nel gruppo, chi attacca il PDL su Milanese e chi, come un registratore, per rispondere parla di Penati. La discussione poi diventa un battibecco, monotono ormai, in cui si perde il discorso e si parla d'altro.
Il Quinto Stato
Perchè questi Talk Show invece di invitare gente come la Santanchè, per citarne una, che urlano ed impediscono una discussione seria, non invitano su una poltrona un lavoratore? Perchè invece di uno Sgarbi, che sa soltanto insultare e credersi di essere chissà chi quando davanti a lui ha persone che sono almeno tre volte meglio di lui, non invitano un ragazzo universitario, ma anche liceale, per discutere del futuro, dell'attualità secondo il loro punto di vista? Perchè bisogna prendere le informazioni dai soliti quattro politicanti che si siedono sulla loro poltrona e dicono sempre le stesse cose? Io vorrei che si parlasse di argomenti seri, per me non è un argomento serio parlare di prostitute o parlare di condoni, questi sono insulti per chi non ha lavoro o per chi non ha futuro. L'Italia è un paese in decadenza, abbiamo pochissime speranze di futuro, qui andiamo incontro ad uno stallo politico, economico e sociale. Siamo al baratro, i governi di questi anni, destra e sinistra, hanno razziato la scuola, la sanità, il lavoro e l'economia del paese, hanno distrutto tutto ciò che c'era. Anni fa questo paese era la culla della cultura, della medicina, del  lavoro, noi eravamo l'America, quella che si sogna e che i nostri nonni speravano di vedere. Il miracolo italiano c'è stato, ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e ha lasciato il suo segno. Ora invece cosa ci rimane? Ci rimane una malapolitica e una cattiva gestione delle nostre risorse. Abbiamo un territorio che garantisce un turismo che ci permetterebbe di vivere di rendita. Basterebbe poco, veramente poco, basterebbe investire in qualcosa che altri paesi non possono avere, che neanche la Cina può produrre, noi abbiamo la cultura, abbiamo i monumenti, la storia, abbiamo Roma. Basterebbe davvero poco, non bisogna far pagare 5 euro l'accesso ad un monumento ma bensì 1-2 euro, questo frutterebbe molto più che un biglietto di 5 euro perchè la gente sarebbe più incentivata a scoprire la nostra storia, il nostro passato e tutto quello che noi siamo stati e che noi siamo: italiani.
Gli studenti chiedono solo questo, chiedono che la nostra cultura, il nostro e il futuro del paese sia preservato, chiedono di lasciare ai loro figli un Italia in cui sperare, un mondo in cui vivere e non sopravvivere. Gli studenti di tutto il mondo si sono stancati di questa politica capitalista dove le persone sono numeri, i giovani sono stufi di vedersi cancellare il futura da persone che quel futuro non lo vedranno. I giovani si sono accorti che il mondo deve cambiare, è finita la politica del dopoguerra in cui l'industria doveva produrre e consumare. I giovani sono come la cartina tornasole, quella che serve per giudicare se una sostanza è acida o basica, i giovani sono un qualcosa che più imparziale non c'è. Nei cortei non ci sono comunisti, ci sono ragazzi, di destra, di sinistra, anarchici o apolitici. Non c'è la politica dentro un corteo dei giovani, i cartelloni e bandiere politiche vengono fatti togliere dagli stessi organizzatori, non c'è un sindacato, i ragazzi non ne hanno uno, ci sono solo persone che guardano i loro sogni che si allontanano sempre più e i media lasciano loro messaggi di degenerazione. I media lasciano il messaggio che tu puoi bypassare tutto il sistema offrendo il tuo corpo come merce o vendendo il tuo voto per ottenere successo. L'indignazione è molta, i ragazzi non ci stanno a vedere morire questi valori, i ragazzi sono in piazza perchè lottano per loro, per i loro padri e per i loro figli.

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