venerdì 3 febbraio 2012

Il castello di carta


I giorni della merla sono arrivati, i giorni più freddi dell'anno. Lo si può notare della neve che ha colpito più di metà Italia creando problemi in tutta la penisola e mettendo nel caos gli italiani. Ma non solo i semplici operai  o impiegati, ma anche la politica. E' calato un gelo sul caso che sta sconvolgendo il centro sinistra, il caso Lusi, contabile della vecchia Margherita e ora indagato per aver sottratto alle casse del partito 13 milioni di euro. Una sciocchezza, insomma, quattro soldi che il partito non ha neanche notato. Una volta scoperto il senatore Lusi si è preso tutte le colpe per "tutto e tutti" e preme come non mai per far si che si faccia il processo. C'è qualcosa di strano, analizziamo meglio la situazione, il tesoriere della Margherita è stato indagato per aver truffato il partito per una somma sproporzionata, i dirigenti del partito (da Rutelli in giù) dicono che nessuno si è accorto di nulla e che, anzi, sono stati "truffati" dal senatore. Veramente strano, non è normale che qualcuno sottragga 13 milioni di euro e nessuno si accorga di nulla, non è possibile che una somma così grande sia stata prelevata senza che nessuno dicesse una sola parola o che abbia avuto un semplice dubbio. Eppure egli era stato già segnalato più volte di non far quadrare i conti, come è possibile che nessuno abbia avuto un minimo di dubbio nei suoi confronti? Il fatto è molto fitto, soprattutto perchè Lusi, attraverso i suoi legali, ha voluto subito far sapere di voler restituire 5 milioni e di voler patteggiare un anno di reclusione (ne rischia fino a tre), premendo per un processo rapido. Perchè questa fretta? forse c'è veramente qualcosa di più e il senatore vuole evitare che le indagini vadano avanti e che i magistrati scoprano qualcosa che non va? Qualcosa di più di una "semplice" truffa da 13 milioni. Forse questo è solo l'input di una scossa che smuoverà completamente il mondo della politica? Sembra un caso ma venti anni fa, sembra un caso ma proprio nel febbraio del '92, scoppiò Tangentopoli, Mario Chiesa denunciò un giro di mazzette e di favori, la denuncia avvenne in un periodo in cui la vecchia classe dirigente era al tramonto e stava sorgendo quella nuova, quella che tutt'ora abbiamo e che abbiamo conosciuto attorno la figura di Berlusconi.
E' strano ma questa volta lo scandalo è bello grande, qui non è coinvolto soltanto il singolo senatore, qui entrano in gioco tutti i dirigenti del partito, entrano in gioco personaggi come Rosy Bindi e Pierluigi Bersani ma anche molti altri, potrei fare un elenco ed annoiarvi con i nomi delle persone che quel bilancio lo hanno letto (o per lo meno fatto finta di leggerlo) ed  approvato . Quindi il problema è anche un fatto di complicità e  di favoritismo, l'inchiesta giudiziaria porterà ad un taglio netto della testa del partito, che potrebbe far saltare l'attuale classe dirigente non solo del partito ma anche di tutto il sistema politico. L'inchiesta di qualche mese fa de "Gli Intoccabili" in cui si mostra palesemente come la gente dentro il parlamento (non tutti, ovviamente) sono pronti a vendersi e a passare ad un altro partito dietro un equo compenso. La cosa quindi potrebbe portare anche a far uscire qualche mazzetta per far passare politici ad un altro schieramento, il 13 milioni, quindi, potrebbero essere serviti anche ad utilizzi del partito. Lusi a questo punto, essendo tesoriere, avrebbe potuto giocare il ruolo di mediatore tra possibili compravendite e il partito e potrebbe essersi fatto pagare il silenzio con quei soldi. E' solo un ipotesi, forse irrealistica, forse plausibile, ora bisogna solo attendere e vedere che cosa uscirà dall'inchiesta.
Ma la notizia non termina qui, infatti questi soldi sono derivati dai rimborsi elettorali che la Margherita, partito che ormai non esiste più, continua a prendere da le elezioni del 2006, sorprendente, soprattutto perchè oltre alla Margherita anche altri partiti morti continuano a prendere i finanziamenti, come i DS o Forza Italia o, ancora, Alleanza Nazionale, davvero incredibile, soprattutto perchè questi partiti si sono fusi tra loro e, presentandosi alle elezioni successive, ora ottengono un rimborso elettorale doppio, per l'attuale partito e per quello precedente. Il referendum del '93, che aboliva il finanziamento pubblico ai partiti, è stato completamente ignorato e reintrodotto sotto il nome di "Rimborso elettorale" dal 1994, in barba della popolazione e di Tangentopoli (scoppiato l'anno prima). Vi lascio con qualche numero per farvi capire dove finiscono i soldi delle tasse: 

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